Marateadisera

La Città delle 44 Chiese

Maratea, oltre ad essere considerata meta di turismo balneare, è conosciuta anche come la “Città delle 44 Chiese”. La Perla del Tirreno, infatti, offre itinerari che vi portano alla scoperta dell’arte sacra legata alla presenza di chiese, cappelle e monasteri sparsi su tutto il suo territorio. Un lungo cammino di storia e di fede tra i monumenti più antichi e quelli più recenti attraverso il quale è possibile ammirare opere di straordinaria bellezza come dipinti, statue, elementi architettonici e in particolare affreschi, datati tra il 1300 e il 1500, che fanno da cornice a tutti i luoghi di culto.


Tutte le frazioni hanno la propria chiesa, ognuna dedicata al Santo o alla Santa alla quale la comunità è particolarmente devota.
Una delle più antiche è quella di San Vito, edificata intorno al mille, anno in cui gli abitanti del Castello di Maratea Superiore iniziarono ad insediarsi nella valle e a costruire le prime case nella parte alta del centro storico, situata nel rione Capocasale, al limitare del bosco dei Carpini. Fu dedicata a San Vito Martire, protettore dai morsi degli animali feroci e dei serpenti.

 

In essa troviamo uno degli affreschi più antichi raffiguranti San Vito e al centro una Madonna in Trono, a sinistra San Giovanni Battista, ai cui piedi si vede la piccola coppia degli offerenti che aveva commissionato l’opera.
Nei pressi del bosco nasce, poi, il primo impianto di quella che diventerà la Chiesa di Santa Maria Maggiore, detta anche Chiesa Madre, nella quale si conservano resti di un catino absidale con tracce di affreschi databili al XIV secolo.

Sul corso del centro storico, invece, si affaccia una delle chiese più importanti, quella dell’Addolorata, fondata nel XVII secolo. Dinanzi ad essa si innalza l’Obelisco dell’Addolorata su cui si eleva la statua della Madonna Addolorata. Al suo interno, al centro del soffitto, si può notare un dipinto raffigurante “La Pietà”, opera del pittore locale Angelo Brando (1878 – 1955), al quale è dedicata una pinacoteca esposta nel Palazzo De Lieto, ai piedi della Chiesa Madre.
Lungo via San Pietro, in prossimità della colonna di San Biagio, si affaccia l’inconfondibile Chiesa dell’Annunziata ai cui lati del portone due leoni stilofori in pietra di epoca medievale impreziosiscono l’ingresso. All’interno della chiesa, sull’altare maggiore, è collocato il dipinto su tavola raffigurante l’annunciazione della prima metà del sedicesimo secolo.
Proseguendo verso la piazza dove si trova il Palazzo Municipale, troviamo la Chiesa dell’Immacolata, edificata nel Settecento sui resti di una antica chiesa dedicata a San Pietro. Nella nicchia centrale dell’altare è presente una settecentesca statua in legno della Madonna Immacolata.
Nell’area della valle, invece, si concentrano i complessi monastici e conventuali che testimoniano l’interesse per Maratea dei diversi ordini religiosi operanti nella
regione. Ad accomunarli sono gli affreschi cinquecenteschi nei quali è quasi sempre raffigurata una Madonna con Bambino in Trono, con ai lati i Santi.
I principali complessi sono: il Monastero del Rosario, il Convento di Sant’Antonio e il Convento di San Francesco. All’interno del Monastero del Rosario è possibile ammirare pregevoli stucchi in stile barocco, e opere di rara bellezza, come la tavola cinquecentesca raffigurante la Madonna del Rosario con piccole scene della vita di Cristo, seguita dalla tela seicentesca rappresentante la Porziuncola di San Francesco, del pittore Giuseppe Trombadore e, infine, il dipinto su tela della Madonna del Carmine con Santi di Matteo Simonelli.
Nel Convento di Sant’Antonio, invece, sono presenti affreschi cinquecenteschi rappresentanti la Madonna con Bambino con San Rocco e Sant’Orio. Di notevole importanza è la settecentesca statua lignea di Sant’Antonio.
Inoltre, nel Convento di San Francesco sono conservate poche ma preziose testimonianze artistiche, come la settecentesca tela che raffigura la Pietà e Santi, opera di un ignoto artista meridionale, e le tele del XVIII secolo che raffigurano la Madonna del Carmine e San Marco Evangelista.
Infine, non si può non visitare la Basilica di San Biagio e la Chiesa della Madonna degli Ulivi. La basilica domina maestosamente sul monte San Biagio, il più antico luogo di culto cattolico ed il cuore religioso della comunità locale poiché custodisce le reliquie del Santo patrono Biagio, contenute nell’urna in marmo della “Regia Cappella”.
La Chiesa della Madonna degli Ulivi, arroccata dietro la basilica di San Biagio tra la cima del monte del Santo e la roccia della Suda, è nota anche come Madonna della Neve o Santa Maria ad Nives, antico cenobio basiliano. Nel catino absidale, troviamo antichi frammenti di affreschi raffiguranti un Cristo in Trono benedicente, e su una parete laterale, una Madonna con Bambino. L’altare maggiore, invece, è ricavato da una radice d’ulivo, dal quale deriva il nome della chiesa. Dietro l’altare, all’interno dell’abside, è posta la statua lignea della Madonna degli Ulivi.

Foto di Maratea

Come arrivare a Maratea:

Consorzio Turistico di Maratea

logoconsorziomaratea

Via Santavenere, 17 – 85046 MARATEA (PZ)

+0973 871761

info@consorziomaratea.it

COMUNE DI MARATEA

Bandiera Blu