Tra la punta del Dentice e il promontorio di Timpa Tenaglia, si trovano quattro calette uniche nel loro genere: Ricciulillu, l’Abbissu, ‘Mpede u Citru e la Spiaggia delle Alghe. Esse si trovano in località Setteponti o dei Ricci, a Marina di Maratea, chiamata così in riferimento alle arcate del vecchio ponte della ferrovia che appunto presenta sette archi. A chiudere la baia sottostante sul lato meridionale troviamo il promontorio Timpa Tenaglia che cela al suo interno una delle grotte più particolari di Maratea: la Grotta Azzurra.
Ognuno dei nomi delle spiagge è legato alle particolari caratteristiche che contraddistinguono queste piccole e singolari calette.
Ricciulillu è una piccola lingua di spiaggia costituita da sabbia e ciottoli, circondata da scogli e anfratti rocciosi ricca di alghe a forma di riccio dal quale deriva il nome.
Al suo fianco troviamo l’Abbissu, accenno di spiaggia posto in un’insenatura rocciosa a strapiombo sul mare. Per poter ammirare entrambe in tutto il loro fascino, però, l’unica via è quella del mare.
‘Mpede u Citru, invece, assume due differenti significati: il primo, tramandato dagli abitanti della frazione di Marina, è “ai piedi del cedro”; il secondo, usato dai pescatori del Porto, è “ai piedi dell’arancio selvatico”. A differenza delle altre, questa minuscola caletta di grande bellezza si può raggiungere anche a piedi. Dopo aver lasciato il proprio mezzo di trasporto lungo la strada, al di sotto della ferrovia, prima dell’inizio del sentiero privato del ristorante, si prosegue a piedi lungo un viottolo comunale che conduce direttamente in spiaggia. La sua piccola estensione, caratterizzata da sabbia e ciottoli, non permette la presenza di stabilimenti balneari.
Immersi nelle acque limpide di questo tratto di costa, se ci si sposta un po’ più a sud, solo via mare si può ammirare la particolarità della Spiaggia delle Alghe, definita in tal modo per il deposito delle foglie di posidonia che, durante le mareggiate, ricoprono l’intera superficie.
Infine, al di sotto del promontorio Timpa Tenaglia vi è la grotta omonima, “Grotta di Timpa Tenaglia” o più comunemente chiamata “Grotta Azzurra”, il cui nome proviene dalla particolare colorazione dell’acqua, azzurro fluorescente. La luce naturale dei raggi solari penetra all’interno della grotta tramite un foro sovrastante che crea un gioco di luci e colori suggestivo. Questa tonalità di colore non è visibile, però, quando le correnti sono mosse e, anche per la presenza degli scogli, impediscono l’entrata. Per poterla osservare in tutta la sua bellezza, le uniche vie sono quelle del mare, a nuoto o, se c’è bassa marea, anche in canoa con l’aiuto di un esperto.